In questa pagina cercheremo di dare qualche informazione sulla malattia di Parkinson che possa essere utile nella vita quotidiana, per i pazienti e per i familiari. Inseriremo alcune nozioni tratte da pubblicazioni scientifiche e siti dedicati a questa malattia.
COS’E’ IL PARKINSON
La malattia (o morbo) di Parkinson è una patologia neurologica progressiva caratterizzata prevalentemente da disturbi del movimento, denominati “sintomi motori”, di cui il tremore è forse il più riconoscibile. Possono manifestarsi anche altri problemi non collegati al movimento come dolori, disturbi del sonno e depressione: si parla in questo caso di “sintomi non motori”.
Secondo la Dichiarazione Globale sulla malattia di Parkinson “Moving & Shaping” (2004), il Parkinson affligge nel mondo 6,3 milioni di persone di tutte le razze e di tutte le culture.
L’esordio avviene di solito dopo i 60 anni, anche se si calcola che fra le persone diagnosticate 1 su 10 abbia meno di 50 anni.
Gli uomini sono colpiti in misura leggermente superiore rispetto alle donne.
La malattia di Parkinson ha un impatto gravissimo sulla vita dei pazienti, ma non è letale.
(Dalla guida “Vivere con il Parkinson” dell’European Parkinson’s Disease Association (EPDA))
COME SI DIAGNOSTICA IL PARKINSON?
Diagnosticare la malattia di Parkinson può rivelarsi un’impresa difficile. Il Parkinson non può essere confermato da una radiografia né da un esame del sangue. Il medico giunge a questa diagnosi solo dopo un esame molto accurato. È possibile eseguire delle analisi del sangue o degli esami al cervello come la risonanza magnetica per escludere altre condizioni che presentano sintomi simili. Chi sospetta di avere il Parkinson dovrebbe consultare un neurologo specializzato in questa malattia. Uno dei principali problemi nella gestione del Parkinson è proprio la difficoltà di eseguire una diagnosi differenziale.
QUALI SONO I SINTOMI DEL PARKINSON
La malattia di Parkinson è caratterizzata da quattro elementi principali:
# tremore di un arto a riposo
# lentezza dei movimenti (bradicinesia)
#rigidità (aumento della resistenza ai movimenti passivi) del tronco o degli arti
# equilibrio precario (instabilità posturale)
Quando sono presenti almeno due di questi sintomi, e specialmente nel caso di una loro accentuazione su un lato del corpo, è possibile porre una diagnosi di Parkinson, a meno che non esistano caratteristiche atipiche che indichino una diagnosi alternativa. Ricordiamo che è fondamentale consultare un neurologo specializzato in questa malattia.
All’inizio i sintomi sono lievi e di solito limitati a un solo lato del corpo. Il tremore a riposo è una delle principali caratteristiche della malattia di Parkinson ed è il sintomo che si presenta più comunemente, anche se può non manifestarsi affatto in alcune persone.
IL PARKINSON E LE CADUTE
Le cadute sono una complicanza frequente della malattia di Parkinson. Cosa fare per ridurre il rischio? A parte segnalare il problema al proprio medico curante, è sicuramente utile consultarsi con un fisioterapista in grado di valutare il vostro cammino e l’equilibrio. Il fisioterapista è soprattutto l’esperto da consultare quando si tratta di raccomandare dispositivi di assistenza o esercizio fisico per migliorare la sicurezza e la prevenzione delle cadute.
Tra le cause delle cadute ci sono anche la CAUSE AMBIENTALI. Vediamo alcuni stratagemmi.
Pavimenti – Rimuovere tutti i cavi sciolti ed eliminare i tappeti (o assicurarsi che siano ancorati e lisci). Ridurre al minimo l’ingombro negli ambienti. Mantenere i mobili al loro solito posto.
Bagno – Installare maniglioni e nastro antiscivolo nella vasca o nella doccia. Utilizzare tappetini da bagno antiscivolo sul pavimento.
Illuminazione – Assicurarsi che sale, scale ed entrate siano ben illuminate. Installare una luce notturna in bagno, in corridoio e nella scala. Accendere le luci se ci si alza nel cuore della notte. Assicurarsi che le lampade o interruttori della luce siano alla portata del letto se si pensa di alzarsi durante la notte.
Cucina – Installare tappetini di gomma antiscivolo vicino al lavello e piano cottura. Pulire immediatamente schizzi e sporco dal pavimento.
Scale – Assicurarsi che i gradini, i corrimano e i tappeti siano sicuri. Installare un corrimano su entrambi i lati delle scale. Se le scale sono una minaccia, potrebbe essere utile organizzare la maggior parte delle vostre attività al piano più basso per ridurre il numero di volte che si deve salire le scale.
Ingressi e porte – Installare maniglie in metallo sulle pareti vicine alle maniglie di tutte le porte per rendere più sicuro attraversarle.
SUGGERIMENTI PER MANTENERE L’EQUILIBRIO
§ Mantenere almeno una mano libera in ogni momento.
Provare a utilizzare uno zaino o marsupio per tenere le cose piuttosto che portarle nelle vostre mani.
§ Non trasportare oggetti in entrambe le mani quando si cammina se questo interferisce con il mantenere l’equilibrio.
§ Provare a oscillare le braccia avanti e indietro mentre si cammina. Questo potrebbe richiedere uno sforzo cosciente se la malattia di Parkinson ha diminuito il vostro movimento. Potrà, però, aiutare a mantenere l’equilibrio e la postura e a ridurre le cadute.
§ Concentrarsi a sollevare bene i piedi da terra quando si cammina. Trascinare i piedi è una causa comune di perdita di equilibrio.
§ Quando si cerca di fare un’inversione di passo, utilizzare una tecnica “U” stando rivolti in avanti e facendo un ampio giro, piuttosto che fare perno bruscamente.
§ Provare a tenere i piedi larghi, alla distanza delle spalle. Quando i piedi sono vicini tra loro per un certo periodo di tempo, si aumenta il rischio di perdere l’equilibrio e cadere.
§ Fare una cosa alla volta. Non provare a camminare e portare a termine un altro compito, come la lettura o guardarsi intorno. La diminuzione dei riflessi automatici complica la funzione motoria, meno distrazioni ci sono, meglio è.
§ Non indossare gomma o scarpe con la suola che fa presa, perché potrebbe essere “catturata” dal pavimento e provocare inciampo.
§ Muoversi lentamente quando si cambia posizione. Usare movimenti concentrati e, se necessario, utilizzare un maniglione o un aiuto a camminare. Contare 15 secondi tra ogni movimento. Ad esempio, quando ci si alza da posizione seduta, attendere 15 secondi in piedi prima di iniziare a camminare.
§ Se c’è un blocco motorio (freezing) visualizzare un oggetto immaginario da scavalcare, o chiedere a qualcuno di mettere il suo piede davanti al vostro da scavalcare. Non farsi aiutare con spinte e sollecitazioni fisiche, questo potrebbe mandare fuori equilibrio e anche prolungare episodio di blocco.
§ Se l’equilibrio è un problema continuo, prendere in considerazione un ausilio per la deambulazione, come un bastone, bastone da passeggio, o un deambulatore. Una volta imparato a camminare con l’aiuto, provare da soli di nuovo.